Una delle possibilità che si possono verificare a seguito di un accertamento da parte del Fisco è l’invio di un avviso bonario. In questo caso l’Agenzia delle Entrate comunica al contribuente la presenza di errori di compilazione della dichiarazione o di eventuali irregolarità nell’esecuzione dei versamenti.
L’invio dell’avviso bonario crea un rapporto diretto tra Fisco e contribuente, che può in questo modo sanare la sua posizione permettendo di sanare eventuali inutili iscrizioni a ruolo e le connesse cartelle esattoriali.
La comunicazione di irregolarità contiene, normalmente, la richiesta di versamento di somme necessarie alla regolarizzazione della posizione del contribuente.
Tali somme, da versare tramite modello di pagamento F24, sono:
- l’eventuale maggiore imposta dovuta (o minor credito
utilizzato);
- la sanzione per i ritardati od omessi versamenti (pari al 30%
dell’imposta richiesta, ai sensi dell’art. 13 del D. lgs. n. 471/1997), ridotta a un terzo, cioè al 10% (art. 2 del D. lgs. n. 462/1997);
- gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo (art. 20 del D.p.r. n. 602/1973).
Cosa succede se non pago l’avviso entro 30 giorni
Qualora il contribuente non provveda al pagamento richiesto entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione (ovvero entro lo stesso termine non fornisca i chiarimenti che dimostrino l’infondatezza della richiesta), l’Agenzia delle Entrate procede all’iscrizione a ruolo delle somme dovute, applicando le sanzioni nella misura piena prevista dall’art. 13 del D. lgs. n. 471/1997.
Verrà, in altri termini, notificata la cartella di pagamento, che il contribuente potrà comunque contestare dinanzi al Giudice tributario competente.
Le cifre in ballo sono consistenti. Oltre alla maggiore imposta dovuta, c’è la sanzione per i ritardati od omessi versamenti (pari al 30% dell’imposta richiesta) più gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo.
Cosa fare quando ricevo dal Fisco un avviso bonario?
Cosa devo rispondere ad Agenzia delle Entrate quando ricevo un avviso bonario? Di fatto ho tre possibilità.
Pagare quanto richiesto con uno “sconto” immediato sulle sanzioni, chiedere all’Ufficio di annullare, in autotutela, l’avviso bonario in quanto “errato” o non fare nulla, sapendo però che il Fisco mi notificherà provvederà all’iscrizione a ruolo del debito inviando una cartella esattoriale con le sanzioni in misura piena.
Attenzione, però. Spesso e volentieri, è proprio l’Amministrazione finanziaria a commettere errori che se rilevati possono sempre essere oggetto di contestazione e poi anche in un eventuale contenzioso.
Ad esempio, il mancato invio dell’avviso bonario o un invio che non rispetti le procedure di notifica previste dalla legge costituisce un vizio che può essere fatto valere al momento della notifica della futura cartella esattoriale e portare alla nullità della pretesa impositiva del Fisco.
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