Intervista a Carlotta Cabiati, dottore commercialista di Trieste, specializzata in consulenze per le partite iva forfettarie e per le libere professioniste donne.
Carlotta Cabiati è stata tra i primi Dottori Commercialisti a scrivere di fiscalità e contabilità sul web, tramite il suo blog online, nel 2014. L’obiettivo principale come professionista è aiutare le giovani donne alle prime armi e le mamme che devono gestire figli piccoli ad avviare l’impresa o l’attività dei loro sogni. Svolge anche corsi e consulenze per avvicinare le persone al mondo del fisco e della contabilità, senza stress.
Carlotta, puoi raccontare la tua storia professionale?
Mi sono laureata in Economia a Trieste, seguendo il classico percorso di commercialista nel 2007. Ho collaborato con due studi commercialistici differenti. Sentivo però, dentro di me, che qualcosa non andava: la professione che veniva svolta in questi studi non mi apparteneva. Di conseguenza, ho deciso di mettermi in proprio, aprire uno studio mio e parallelamente un blog nel 2014. Trattare di fisco sul web è stato un po’ pionieristico. Quando ho iniziato, professionisti commercialisti che lavorano e facevano comunicazione online non ce n’erano. Mi sono inventata, dunque, una nuova modalità di comunicare i temi fiscali a un pubblico variegato.
Perché hai deciso di essere visibile sul web?
Per rendere la figura del commercialista più accessibile e aiutare le persone a mettersi in proprio con più serenità, meno ansie e più consapevolezza. Tramite il blog, posso assistere i clienti in maniera professionale anche a distanza. Inoltre, mi piace spiegare il mondo del fisco attraverso un linguaggio meno tecnico, grazie al mio sito, la mia pagina Instagram @carlottacabiati ed il mio canale YouTube.
Quali sono i tuoi clienti tipici?
Ho principalmente clienti donne, per lo più libere professioniste, fra cui tante artigiane e operanti nel mondo della comunicazione. Normalmente, si instaura un legame particolare professionale e personale con le mie clienti: le donne si rispecchiano nella mia esperienza e si fidano della mia opinione in materia fiscale. In particolare, i miei servizi di tenuta contabilità e di avviamento di un’attività da remoto sono molto utili per massimizzare i loro tempi, venendo incontro alle loro esigenze. Ad esempio, per una mamma imprenditrice doversi spostare e lasciare i bambini per andare dal commercialista è una gran seccatura. Con i miei servizi da remoto, una donna può avere il controllo della propria fiscalità d’impresa, direttamente da casa, senza rinunciare a dedicarsi anche alla famiglia.
Nello specifico, quali sono i servizi che offri e qual è la tua specifica area di competenza?
Oltre ai servizi tipici di tenuta contabilità, metto a disposizione una consulenza online di un’ora per spiegare ai liberi/e professionisti/e come poter avviare il progetto d’impresa e quale regime fiscale adottare. Per chi ha già una partita iva in regime forfettario e vuole sapere esattamente quante tasse e contributi deve pagare, ho ideato #quantopago. Infine, ho creato una piattaforma online 2 anni fa per rispondere ai dubbi di tipo contabile, amministrativo o fiscale di chi apre una partita iva. Si tratta di una sorta videoteca virtuale, consultabile in qualsiasi momento, con più di 50 video, in cui rispondo con parole semplici alle domande che più spesso si fa chi ha una partita iva in regime forfettario. La piattaforma contiene moltissimi altri strumenti utili, quali facsimili o procedure da seguire.
Svolgo anche corsi online e tanti webinar su richiesta presso le aziende, ad esempio, sui contributi a fondo perduto. Tre anni fa ho avviato una collaborazione lunga con Teamsystem, uno dei principali software e azienda leader delle risorse umane. Tengo anche corsi in presenza per gruppi di professionisti che hanno bisogno di una formazione specifica tramite delle associazioni.
Dai assistenza anche ai tuoi colleghi commercialisti?
Sì, svolgo delle consulenze ai miei colleghi commercialisti, soprattutto alle donne che vogliono mettersi in proprio: le seguo passo passo ogni per aiutarle a capire il processo da seguire, quali criticità affrontare, come gestire la parte comunicativa e di promozione di sé stesse.
Quali consigli ti sente di dare a liberi professionisti e imprese in questa delicata fase storica (post pandemia, guerra ecc…) in particolare se vogliono avviare un nuovo business?
- Il primo consiglio che posso dare è avere una grande capacità di adattamento. Aprire e gestire un’attività è sempre rischioso. Dopo il Covid-19, è richiesta una maggiore capacità di sapersi adattare al cambiamento. Proprio la pandemia ha cambiato il modo di lavorare di tante persone. Abbiamo avuto un aumento di aperture di partite iva forfettarie perché chi aveva una posizione da dipendente è stato licenziato o ha cambiato abitudini e si è dimesso. Grazie al regime forfettario, diversi ex dipendenti hanno potuto ricominciare, andando incontro ad una tassazione più felice rispetto a chi adotta il regime ordinario.
- Il secondo consiglio che mi sento di dare è avere la capacità di pianificare la propria attività. Non ci si può improvvisare imprenditori. Al di là delle agevolazioni finanziarie e fiscali che un professionista può sfruttare e deve conoscere, bisogna avere un piano di business ben strutturato.
- Infine, un ultimo consiglio è sviluppare una motivazione molto forte. Svolgere una libera professione significa dover gestire molte cose oltre al lavoro stesso: una campagna di comunicazione, le fatture, le imposte… tutta una serie di attività che una grande azienda, di solito, delega a figure secondarie.
Detto ciò, niente è impossibile: ho visto tante belle attività nascere con costanza e funzionare bene ancora oggi.