Accertamento e contabilità parallela, come si comporta il fisco

di Lodovico Poschi Meuron
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Contabilità “in nero”: cosa è cambiato?

La digitalizzazione dei processi contabili ha eliminato gran parte documentazione cartacea. Come si è adeguato il legislatore su questa materia?

Da tempo la Corte di Cassazione riconosce l’utilizzabilità di qualsivoglia documento (c.d. brogliacci) che dimostri, anche se in via ipotetica, la sussistenza di incassi “in nero”. 

Dunque, se ti è mai venuto il dubbio che sia legittimo da parte del Fisco fondare l’accertamento sulla contabilità “in nero” rinvenuta nella tua azienda, la risposta è positiva.

In altri termini, la presenza di una contabilità in nero o “non ufficiale”, quasi sempre è sufficiente a rendere inattendibile la contabilità “ufficiale” , facendo presumere la presenza di evasione fiscale.

Tale principi si possono applicare non solo alla documentazione “parallela” in formato cartaceo (c.d. documentazione analogica), rappresentata, ad esempio, da block notes e/o da appunti di varia natura, ma anche, e sempre più frequentemente, alla documentazione “parallela” in formato digitale, rappresentata, in sintesi, da files elettronici.

Mai lasciare nulla al caso, non te lo puoi permettere!

In quest’ultimo caso, però, le chances difensive aumentano notevolmente, dato che la documentazione extracontabile digitale, anche se equiparata a quella analogica, presenta peculiari problematiche “tecniche-operative” che, ove prontamente intercettate da un bravo professionista, possono invalidare il futuro avviso di accertamento.

Voglio farti un veloce esempio: il contenuto di un’email che, durante la verifica fiscale, risulta ancora “non letta” dal destinatario, non potrebbe essere utilizzato ai fini del controllo, salvo preventiva autorizzazione del P.M..

In caso contrario, l’avviso di accertamento (cosa succede se non me ne occupo) che si fonda su tale messaggio è illegittimo.

Si potrebbero fare molti altri esempi (come quello del personal computer protetto da password al quale il Fisco vorrebbe accedere), ma ci fermiamo per ricordarti che ogni piccola violazione, solo se individuata e fatta valere tempestivamente e nelle sedi opportune, può portare all’annullamento della pretesa dell’Erario.

 

Photo cover: iStock / Natee Meepian

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