Vi sono tanti modi per gestire un avviso di accertamento. Ed esistono anche strumenti alternativi al contenzioso come adesione o acquiescenza.
Sono, questi, strumenti che certamente consentono al contribuente di ottenere benefici premiali.
Ma non saranno mai pienamente soddisfacenti perché gli eventuali vantaggi non saranno paragonabili all’annullamento totale della pretesa erariale ottenuta in sede di contenzioso.
Dunque, e soprattutto sulla base delle contestazioni mosse dall’ufficio, è sempre utile fare analizzare a un professionista specializzato l’avviso di accertamento.
Potremo così avere chiaro il rapporto costi/benefici di un eventuale ricorso dinanzi al Giudice tributario (c.d. Commissione Tributaria Provinciale)
Quel che appare certo è che battere il Fisco in contenzioso è uno scenario tutt’altro che teorico.
Secondo dati recenti forniti dal Mef, 1 contribuente su 2 raggiunge in sede di giudizio il risultato di annullare totalmente o anche solo parzialmente il debito fiscale.
Quando e perché la strada del contenzioso risulta la più efficace?
È un passaggio importante.
Perché occorre sapere che molto di rado l’Agenzia delle Entrate si convince di aver sbagliato e si rende disponibile a valutare la riduzione del debito d’imposta, o addirittura a rivedere le proprie riprese a tassazione.
Ma torniamo al punto: quando è perché la strada del contenzioso risulta la più efficace?
- I casi più evidenti sono quando le contestazioni dell’ufficio sono in tutto o in parte errate.
- Oppure, che l’ufficio non ha voluto tenere in considerazione le osservazioni offerte durante il contraddittorio instauratosi antecedentemente.
- O ancora, può accadere che l’imprenditore, pur avendo poche chance di vincere il ricorso, decida di impugnare comunque l’avviso di accertamento.
Questo anche per guadagnare semplicemente un po’ di tempo e aderire a uno degli istituti deflattivi del contenzioso durante il giudizio (c.d. conciliazione giudiziale).
È utile sapere che, in media, un contenzioso tributario dura dai 5 ai 6 anni: un anno in media per il primo grado, un anno e mezzo per il secondo grado, e 3 anni per il giudizio di Cassazione.
Durante le varie fasi del contenzioso, però, sarà possibile per il contribuente avvalersi di “istituti deflativi”, cioè strumenti che gli consentano di cessare il contenzioso anche beneficiando di una riduzione sanzionatoria.
Ecco perché a nostro avviso il contenzioso risulta di gran lunga lo strumento più efficace per ottenere il massimo risultato.