Paolo Trentini: «Siamo alleati dei clienti: ecco come si è evoluta la mia professione»

di Irene Cocco
Paolo Trentini
«Un tributarista non può fare solo quello». Sono le parole di Paolo Trentini, tributarista di professione da una ventina d’anni e di recente anche scrittore. Secondo l’esperto, la conoscenza delle norme è tanto importante quanto l’ascolto della persona che si ha davanti.

 

Qual è stata la sua formazione?

Il mio è un percorso classico: diplomato ragioniere, mi sono laureato in Economia e Commercio e ho iniziato subito a lavorare per la Confcommercio di Trento nella sede di Borgo Valsugana. Sono poi diventato responsabile finanziario della filiale centrale di Trento, e lì ho lavorato fino a settembre 2002, quando ho deciso di aprire uno studio mio. Nel 2018 ho creato CST lab, un laboratorio che assiste gli imprenditori per far crescere le loro aziende, assieme a Vittorio Dusini, commercialista, e Mara Rinner che viene dal mondo manageriale. Durante gli anni ho svolto numerosi corsi, tra i quali un master in Programmazione Neurolinguistica perché, fin dagli albori della mia carriera, mi sono accorto che l’aspetto psicologico ed emotivo dei clienti è importante al pari di quello numerico.

Può farci qualche esempio?

Paolo-Trentini-founders

Vittorio Dusini, Mara Rinner, Paolo Trentini

Mi è capitato di notare che l’imprenditore è spesso bloccato più da un punto di vista, per così dire, emozionale, che dalle difficoltà pratiche. La Programmazione Neurolinguistica mi ha aiutato a esprimermi con più chiarezza, a facilitare l’assorbimento da parte dei miei clienti di alcuni concetti altrimenti complessi, a riconoscere gli stati emotivi di chi mi sta di fronte e offrire la giusta consulenza. Fin dall’inizio della mia carriera infatti mi sono dedicato a curare anche questo aspetto, e devo dire che ho ottenuto alcuni importanti risultati che si sono poi riflessi nelle imprese dei clienti seguiti.

Tante soddisfazioni in tanti anni di carriera. Se dovesse dirci alcuni aspetti positivi e alcuni negativi del suo lavoro?

 Uno degli aspetti positivi è sicuramente la varietà del mio ruolo e il costante e continuo rapporto umano che si viene a creare con i clienti. Ho una visione tutta mia dell’attività che svolgo: il professionista, secondo me, non è colui che stupisce il cliente snocciolando articoli e leggi a memoria, ma è chi costruisce un ponte comunicativo attraverso l’empatia mettendosi nei panni di chi gli sta di fronte. Di aspetti negativi ne vedo pochi, direi soprattutto il fatto che a volte il cliente ci mette al corrente di alcune sue azioni quando queste sono già fatte, invece di vederci come alleati con i quali consultarsi prima di agire.

Come è cambiata nel corso del tempo la sua professione?

L’attività oggi è sicuramente sempre più consulenziale. La nostra vision aziendale è di porci al fianco dell’imprenditore come alleati che svolgono le mansioni burocratiche che, per chi non è del mestiere, a volte possono essere di impedimento per una corretta crescita. Faccio un esempio di un cliente che è di professione gelataio, e si ritrova sempre più spesso col naso affondato nelle carte piuttosto che a fare il gelato. Credo che questo non sia giusto, bisogna essere attenti a ogni aspetto del cliente, non solo a quello prettamente legato ai numeri.

Paolo-Trentini-team

Lei ha scritto un primo libro “Mettiti in proprio senza soldi” nel 2009 e recentemente è uscita la sua seconda opera “Ricchi e felici dentro per poterlo essere fuori: 15 regole da seguire!”. Come nasce l’idea di scrivere e a chi sono rivolti i suoi libri?

La mia clientela è sempre stata molto variegata, ma all’interno di questa differenza c’è un allineamento, ossia la voglia di fare imprenditoria e la voglia di crescere dedicandosi alla propria attività con devozione, cercando sempre di fare il meglio. A volte però si ha paura a credere nel proprio potenziale, ed è proprio quella paura che stronca sul nascere le idee migliori, oppure non fa fiorire imprese che altrimenti sarebbero destinate alla grandezza. Il primo libro è nato proprio per aiutare chi desidera fare impresa, o chi ne ha già una, a sdoganare certi luoghi comuni e a far fronte ad alcune paure. Dal momento che la scrittura mi ha permesso di parlare ad un pubblico più vasto della cerchia dei miei clienti, con il secondo libro mi sono dedicato a fornire semplici e utili consigli sulla gestione del proprio patrimonio personale, una parte questa spesso trascurata, ma assai importante.

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