Daniele Giorgio: «Rapidità e competenza, questo chiedono i clienti al loro commercialista»

di Lodovico Poschi Meuron
daniele-giorgio-commercialista
Il mondo cammina veloce e il commercialista deve essere capace di stare al passo. Su queste premesse nasce nel 2016 lo studio Giorgio, a due passi da Como. Che sin dall’inizio punta sull’innovazione tecnologica, elemento che lo distingue in modo netto da chi svolge la professione con standard ormai superati.

«Mi sono innamorato di questa professione la prima volta che ho messo piede in uno studio – racconta il founder e CEO, Daniele Giorgio – anche per via dei miei interessi che sono sempre stati un connubio fra matematica e concetti giuridici. Sapere che il commercialista assiste le aziende e le accompagna nel loro percorso di crescita è una cosa che mi gratifica enormemente».

Sei anni fa l’inizio della sua avventura professionale, assolutamente innovativa.

Anche uno studio professionale è una piccola o media azienda e deve costruirsi le basi per stare sul mercato. La soddisfazione del cliente è l’elemento centrale della nostra attività e per questo ho deciso di puntare tutto sull’innovazione tecnologica. Vede, oggi gli amministratori hanno sempre meno tempo per dedicarsi agli aspetti contabili e fiscali della loro azienda. La velocità è diventato tutto e la tecnologia aiuta il contribuente per stare al passo dell’agenzia delle Entrate e in generale della pubblica amministrazione. Rapidità e competenza, questo è ciò che gli imprenditori chiedono al loro commercialista.

Nasce così la formula “High Technology Advice”, che riassume le caratteristiche e la missione dello Studio. Ce la spiega più in dettaglio?

La nostra mission è quella di costituire un partner leale ed affidabile per l’imprenditore che cerca una consulenza costante, aggiornata ed adeguata alle esigenze attuali. Offriamo servizi con caratteristiche uniche utilizzando programmi di ultima concezione realizzati in collaborazione con ambiente accademici. Questo ci consente di ridurre i tempi di lavorazione della pratica e soprattutto le possibilità di errore.

Ci racconta alcuni di questi servizi?

Siamo in grado di offrire ai nostri clienti una consulenza via web, anche fuori dall’orario di lavoro o mentre si è in viaggio. Mettiamo a disposizione un’area riservata e applicazione per smartphone a cui si accede con apposite credenziali. Incentiviamo il dialogo a distanza, le videochiamate e le videoconferenze evitando al cliente inutili perdite di tempo per raggiungerci. Possiamo realizzare scambi istantanei di documenti e file, richieste di pagamento di prestazioni via web e un continuo aggiornamento sulle novità e le prestazioni svolte dallo studio. In sintesi garantiamo un’assistenza rapida, completa e continua. Rapida perché le nostre procedure riducono i tempi di lavorazione della pratica anche in prossimità delle scadenze, completa perché lo studio propone la diversificazione delle materie finalizzata a soddisfare il cliente in tutte le sue esigenze, continua grazie all’utilizzo della tecnologia che ci consente di lavorare anche fuori studio grazie al nostro archivio in Cloud.

Chi sono i clienti dello studio?

commercialista-cliente

Photo: Unsplash / Medienstürmer

Il nostro target è rappresentato da Società di Capitali e di Persone, nonché da Gruppi di Imprese. Ma le competenze tecniche sono estendibili anche ad altre figure quali Professionisti, Imprese Individuali, Enti di vario genere. Lavoriamo tutti i giorni per consentire alle imprese di ottenere e poi conservare elevati standard di competitività.

Dottor Giorgio, qual è la situazione che vede dal suo osservatorio privilegiato?

Abbastanza preoccupante. Paghiamo scelte che definirei leggere della classe politica che si è sempre dimostrata scarsamente preparata dal punto di vista fiscale. Anche le migliori opportunità vengono incenerite dal fatto che non si riesce a dare loro applicazione concreta. Per due motivi fondamentali: una burocrazia che ci soffoca e l’infiltrazione della criminalità. Ma anche, se mi permette, dal fatto che in Italia il furbo è sempre stato considerato un “birichino” e non un “danneggiatore”. Pensi a cosa è accaduto per il superbonus 110 e il reddito di cittadinanza.

Ma non c’è anche un grande problema di natura fiscale?

Certo che sì. Siamo gravati da un carico fiscale insostenibile e se in molte cose il Paese è tornato indietro di 30 anni anche la fiscalità e le aliquote devono essere adeguate. Lo stato deve continuare a intervenire come ha fatto durante il Covid, ma in modo tangibile: a che serve dare 200 euro una tantum in busta paga alle famiglie?

Il sistema produttivo, soprattutto le PMI, sono al collasso: che cosa deve fare il nuovo governo?

Mettere in pratica tutto quello che si è sempre promesso e poi mai messo in pratica. Le risorse sono insufficienti anche perché vengono sprecate e in questo senso occorre un riordino generale della spesa pubblica. E poi dobbiamo sistemare a tutti i costi la situazione debitoria degli imprenditori e una vera pace fiscale è diventata un’esigenza immediata. Le nostre imprese hanno un’esposizione tributaria enorme a causa degli errori del fisco e in più, come dicevamo, sono costrette a sopportare un carico fiscale ormai insostenibile. Basta inciampare una volta e poi diventa difficile tirarsi fuori, un circolo vizioso che ha costretto tanti a scegliere se mettersi in pari con i debiti arretrati o continuare a pagare le nuove tasse.

Ma come si fa a individuare chi davvero è con l’acqua alla gola e chi invece tende a fare il furbo?

L’erario ha un grande vantaggio: può fare indagini sui conti correnti bancari e avere un quadro preciso del contribuente che ha di fronte. Le faccio un esempio: fra i miei clienti c’è un’azienda che ha debiti tributari perché è in attesa di incassare crediti dallo stato. Le sembra possibile? Per chi non ce la fa più occorre allora prevedere un vero e proprio saldo e stralcio attraverso un provvedimento semplice e immediato da capire. Se non si imboccherà questa strada ho il timore che andremo incontro ad un disastro.

 

Daniele Giorgio è uno dei professionisti che ha aderito al Network Commercialisti CFC Crisi fiscale d’Impresa. Il network dei Commercialisti CFC Crisi Fiscale d’Impresa permette di superare la crisi fiscale d’impresa, spesso fonte di problemi sia di natura economica sia di carattere penale tanto per gli imprenditori, quanto per i professionisti. Grazie a strumenti come gli Accordi Ristrutturazione dei Debiti e i Concordati preventivi con la Transazione Fiscale è possibile ridurre il proprio debito fiscale e commerciale anche dell’80%, con la possibilità di pagare il restante 20% nell’arco di 3 o 4 anni. Una grande occasione per trasformare i problemi in opportunità.

Scopri come accedere al Network

You may also like

Lascia un commento