Nella sua prima stagione, il magazine delle strategie di business ha raccontato come la professione del commercialista sia in forte evoluzione. Un progetto editoriale che si rinnova per il 2023.
Riuscire a dare la parola ai top advisors, professionisti che di solito rimangono dietro le quinte a supportare aziende e imprenditori nella loro quotidianità. Era questa la sfida che abbiamo accolto quando – circa un anno fa – abbiamo deciso di far diventare testata giornalistica un progetto che altrimenti sarebbe rimasto chiuso nei confini di un perimetro professionale. Una sfida non semplice che, in chiusura della prima annualità, ci sentiamo di aver affrontato con il giusto impegno. Oggi Top Advisors è il magazine online delle strategie di business che dà voce a quei professionisti che cercano e trovano le migliori soluzioni offrendo storie, testimonianze e indicazioni in ambito economico e fiscale.
In quasi otto mesi effettivi di lavoro redazionale, abbiamo offerto ai nostri lettori oltre un centinaio di contributi declinati in diverse categorie editoriali. Le “Breaking News”, con le quali abbiamo seguito gli avvenimenti e i decreti del governo (precedente e attuale) parlando di crisi d’impresa, cartelle esattoriali, pace fiscale e rottamazioni. La sezione “Strategies”, dove professionisti e imprenditori hanno potuto attingere a indicazioni concrete sui temi della transazione fiscale, del codice della crisi, su riscossioni frazionate e accertamenti dell’Agenzia delle Entrate.
Cuore del nostro magazine sono le “Top Stories”, le interviste (quasi una quarantina) che i nostri giornalisti hanno redatto ascoltando le testimonianze di commercialisti, consulenti e advisors di vario titolo. Se volessimo estrarre, in sintesi, dei connotati comuni dalle diverse storie raccontate, potremmo notare come la professione del commercialista stia profondamente cambiando, grazie anche all’innovazione digitale e alla trasversalità di competenze. «Per fare il commercialista oggi non basta essere un burocrate della fiscalità» affermava un professionista intervistato, specializzato in organizzazione aziendale e finanza agevolata, che segnalava la necessità di un cambio di passo soprattutto per chi ancora svolge la professione di advisor con mentalità e procedure superate da anni.

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E se molti degli intervistati segnalano l’importanza di non perdere la spinta che si è creata nel dopo Covid, alcuni ribadiscono la nuova missione dell’essere commercialisti nel terzo millennio: non semplici passacarte, ma sostenitori della crescita delle aziende clienti, al fianco degli imprenditori, in un ruolo simile a quello di un partner realmente interessato all’evoluzione dell’impresa. Ecco perché i top advisors da noi intervistati sentono con forza l’importanza di contribuire a promuovere una cultura economico-aziendale in un tessuto d’impresa che a tratti stenta a compiere il salto di qualità, soprattutto rispetto ai meccanismi che regolano la responsabilità sociale e la sostenibilità. Ecco perché i commercialisti devono trasformarsi da professionisti a imprenditori.
Il nostro auspicio – come direttori e giornalisti della redazione – è quello di consolidare gli obiettivi del magazine anche nel 2023 che sta per cominciare. Saremo impegnati nel favorire il dialogo tra le aziende e i professionisti, approfondendo il tema delle strategie di business. Ci impegneremo a raccontare l’importanza della cultura della fiducia e dell’assistenza legale e fiscale al servizio di aziende, professionisti, enti, famiglie e cittadini. Continueremo a valorizzare l’expertise e i servizi dei Top Advisors – specializzati in temi fiscali, marketing, comunicazione, delega, risorse umane, gestione team – favorendone la comunicazione al lettore e alla platea dei media. Non mancheremo, infine, di presentare tecniche e strategie per singoli professionisti desiderosi di estendere il proprio modello di business, con l’obiettivo di trasformare la propria professione in un’azienda. Molti dei quali hanno già aderito al network dei Commercialisti CFC Crisi Fiscale d’Impresa.