Intervista a Elena Pancotti, la commercialista smart che segue partite iva e aziende di Torino e Piemonte, da remoto. «A chi vuole aprire un’attività dico spesso di superare le paure e i luoghi comuni che circolano riguardo al mettersi in proprio».
Elena Pancotti è una giovane commercialista piemontese che eroga i suoi servizi di contabilità e tenuta fiscale solo online. Aiuta chi vuole aprire e mantenere la propria attività tramite il suo studio 100% virtuale. In questo modo, professionisti e imprese possono avere più rapidamente –e a costi più contenuti – la gestione della propria fiscalità senza spostarsi da casa. Oltre a raccontarci il suo percorso per diventare commercialista, Elena fornisce alcuni consigli a chi desideri aprire un’attività nel 2023.
Quando hai deciso di diventare commercialista?
Dopo gli studi di maturità classica, ho scelto di studiare all’università economia ad indirizzo marketing, su suggerimento di mio padre. Dopo varie esperienze, in diverse aziende, ho incontrato il mio dominus, quella figura che assiste e prepara l’aspirante commercialista durante il suo iter di studi e pratica. Inizialmente titubante, mi sono appassionata alla professione in maniera inaspettata e ho proseguito con il percorso per diventare commercialista, abilitandomi nel 2015. Per fare pratica e iniziare a trattare con i clienti, in un primo tempo mi sono appoggiata ad altri studi professionali. È stata sicuramente un’esperienza formativa importante per arrivare dove sono ora, ossia una libera professionista. Infatti, lavoro in proprio da remoto, dal periodo della pandemia.
Perché hai deciso di lavorare in proprio?
Proprio l’emergenza costituita dal lockdown mi ha spronato a non gettare via i miei sogni e a rivedere le mie priorità lavorative. Ho deciso di concentrare la mia attività online e abbandonare lo studio situato in centro a Torino: una scelta che si è rivelata vincente e che ho potuto intraprendere grazie a Internet. Il Covid nella sua tragicità ha messo in evidenza nuovi metodi di approcciarsi al lavoro: lo smart working è entrato nelle vite di tutti e le tecnologie che già c’erano hanno attratto di più l’attenzione delle persone. Oggi è normale pensare di usare la tecnologia per lavorare a distanza o, quanto meno, non c’è più la diffidenza di un tempo riguardo alle attività online. Prima si pensava che dietro agli e-commerce e ai servizi online si nascondesse qualche inganno o truffa. Oggi essere connessi è la norma, la chiave di volta per avviare un business o proporre i propri servizi e le proprie specificità al pubblico. Con la pandemia, volenti o meno, abbiamo rivalutato Internet per lavorare, vendere prodotti, fornire servizi.
Quanto è fondamentale il web per il tuo lavoro?
Ho puntato tutto sul digitale. I miei clienti possono accedere con un semplice clic al mio studio virtuale online. È concepito apposta per far sì che liberi professionisti e imprese abbiano tutto a portata di mano: dalla consulenza ai chiarimenti riguardo alla loro attività in materia di adempimenti fiscali. Per chi è alle prime armi, lo studio virtuale consente di visualizzare le informazioni fiscali necessarie per gestire la propria attività senza rischi. Garantisce un risparmio di tempo e denaro per entrambe le parti coinvolte. Dal mio sito web è possibile accedere a una specifica sezione pensata per chi ha (o vuole aprire) una Partita Iva forfettaria, aggiornata costantemente e sempre reperibile. Divisa in varie aree, con un semplice e immediato menù a tendina, risponde ai principali dubbi di chi adotta questo regime fiscale. Inoltre ha il vantaggio di non far perdere tempo al cliente nel cercare notizie fasulle su internet o prendere appuntamento per chiedere delle informazioni.

Photo: Pixabay / Gerd Altmann
Ma in ogni caso, quando necessario, assisto personalmente i miei clienti: lascio a tutti il numero di telefono e la mia email professionale, così da essere sempre raggiungibile. Credo molto nel rapporto con i clienti e seguo personalmente le pratiche che mi vengono affidate. Sfrutto appieno la capacità di internet, raggiungendo clienti che normalmente non potrei raggiungere e mantenendo un servizio personalizzato a misura di cliente. Il sito web è un’ottima carta da giocare per posizionarsi sui motori di ricerca e promuovere la propria attività: ci vuole qualche anno prima di ottenere dei risultati tangibili (il mio sito è in piedi dal 2016) come posizionamento. Prima che Google indicizzi il nostro sito, possono trascorrere anche sei mesi. Bisogna avere pazienza e tenacia, ma ne vale la pena: il sito web è un jolly che non dovrebbe mai mancare in qualsiasi attività.
A livello promozionale utilizzi anche i canali social?
Per la nostra tipologia di attività – essendo molto ricercata tramite Google – per la promozione ho puntato tutto sul sito. Oggi il mio sito internet funziona bene, anche se non ho fatto grandi investimenti pubblicitari: l’importante è indurre le persone al passaparola, fondamentale per qualsiasi libero professionista. Ho comunque una pagina Facebook professionale e la utilizzo come vetrina per le news fiscali.
Quali sono i tuoi clienti tipici?
Fondamentalmente seguo liberi professionisti, ditte individuali, società e start up innovative, prevalentemente del settore informatico. Il mio studio online è particolarmente comodo e apprezzato per chi gestisce un e-commerce oppure per i liberi professionisti digitali o appartenenti a qualche albo professionale: psicologi, medici, architetti.

Photo: Pexels / RODNAE Productions
Quali consigli vorresti dare a chi apre un’impresa?
Occorre anzitutto avere coraggio e buttarsi, cambiando la visione delle cose. La nostra società occidentale, basata sulla competizione e sul successo, non tiene conto della possibilità di sbagliare. Bisognerebbe non vivere il fallimento come se fosse una colpa. Nella vita gli ostacoli sono una costante. Se apriamo un’attività e va male, possiamo sempre rialzarci e imparare dai nostri errori: in certi casi, un’attività che non decolla può essere un trampolino di lancio per migliorarsi e realizzare davvero ciò che siamo e ciò che vogliamo offrire al mondo. Dobbiamo ancora un po’ da lavorare sulla mentalità, sui pregiudizi e sulle paure che affossano molte attività prima ancora di nascere. Alcune non vedono mai la luce proprio per i luoghi comuni che circolano riguardo al mettersi in proprio. Non dimentichiamoci che abbiamo dei regimi fiscali agevolati per le nuove attività, riducendo il rischio di andare in perdita. Il regime forfettario è semplice: se non fatturo non pago le tasse. Una persona che vuole mettersi in proprio potrebbe iniziare mantenendo un lavoro part-time, avendo così una base economica minima e cercando parallelamente di sviluppare la sua attività. Certamente è dura svolgere due lavori contemporaneamente, ma meglio rispetto al fatto di sopportare un full-time che non ci piace e ci lascia quotidianamente demotivati.