Guarda molto all’esperienza dei colleghi più anziani, con cui vuole fare squadra per aiutare i clienti a sviluppare il loro business. «Abbiamo la responsabilità di stare al fianco degli imprenditori, ai quali dobbiamo offrire servizi mirati».
Toscano di Viareggio, ha solo 29 anni. Una laurea breve in economia aziendale a cui è seguita la Magistrale in consulenza professionale alle aziende, Francesco Casella rappresenta la nuova generazioni di consulenti e advisors. L’abilitazione è targata 2020 mentre la Partita Iva è aperta dal 1° gennaio 2021. Poco meno di 1 anno per farsi un’idea, nello studio con un collega più anziano. Poi, a dicembre, ecco l’occasione del grande salto.
«Sullo stesso pianerottolo – ricorda il Dott. Casella – si è liberata una stanza e così ho deciso di aprire uno studio tutto mio. Abbiamo ancora il programma gestionale in comune e la nostra collaborazione continua a pieno regime. Io credo molto nel gioco di squadra, soprattutto oggi che la nostra professione è sempre più complessa e con mille sfaccettature diverse».
Come descriverebbe il commercialista 4.0?
Un professionista a tutto tondo, in grado di svolgere un vero servizio di consulenza ai clienti. Non basta più essere semplici ragionieri e curare gli adempimenti contabili, è necessario avere competenze molto più ampie perché imprenditori e liberi professionisti chiedono soluzioni per il loro business. E noi dobbiamo essere in grado di dargliele.

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E dal punto di vista dell’immagine?
Anche qui è cambiato tutto. Le vecchie generazioni provavano quasi vergogna a farsi conoscere, quasi che la pubblicità fosse un tabù. Oggi finalmente è stato abbattuto e la cura della propria immagine è prevista anche dallo stesso codice deontologico. Io punto tantissimo sui social per entrare in contatto con il mondo delle piccole e medie imprese. È pur vero che, vivendo in una realtà di provincia, il passaparola rimane uno strumento altrettanto efficace.
Come pensa di strutturare il tuo studio?
Mi sono iscritto all’Organismo di Composizione della crisi in Camera di Commercio e ho già ottenuto il mio primo incarico. Presto consulenze fiscali all’associazione “Altroconsumo” e tengo la contabilità per diverse aziende soprattutto nel settore turistico che in Versilia è molto sviluppato. Il mio obiettivo è dare consulenza alle PMI, partendo dalla contabilità fiscale per passare a quella finanziaria fino alla parte societaria e organizzativa. Guardo molto all’esperienza dei miei colleghi più anziani, con cui voglio fare squadra per aiutare i miei clienti a sviluppare sempre di più il loro business.
Com’è oggi e come sarà domani la professione di commercialista?
Molto diversa dal passato. Dobbiamo fare i conti con una moltiplicazione degli adempimenti che rendono la vita difficile a noi e allo stesso imprenditore. Le scadenze fiscali sono tantissime e non più concentrate come un tempo, la burocrazia invece di diminuire è ancora più opprimente. Un esempio? Per accettare l’incarico dalla OCC ho dovuto inviare un mare di documentazione, perdendo tempo prezioso che ho sottratto ai miei clienti. Così non si può andare avanti.
Un tema all’ordine del giorno è la crisi d’impresa. Come si pone di fronte a questo nuovo scenario?
In effetti da luglio scorso è cambiato tutto. Prima c’era solo il fallimento, ora ci si è spostati sull’aspetto conservativo. Il nuovo codice esalta il concordato rispetto alla liquidazione giudiziale, dunque per l’imprenditore ci sono opportunità che prima non esistevano.
In questo senso quale dovrà essere il ruolo del commercialista?
Abbiamo una grande responsabilità verso i nostri clienti. Ai quali, anziché solo chiedere soldi, dobbiamo offrire servizi mirati. Per esempio la possibilità di accedere ai circuiti di finanza agevolata e alternativa al sistema bancario perché sappiamo quanto la liquidità sia un elemento fondamentale per spingere la propria attività. Pur in un contesto difficile come quello attuale, non dobbiamo perdere la spinta che si è creata nel dopo Covid, che io noto in maniera particolare nella realtà turistica e di servizi in cui opero. Ora è il momento di ripartire e noi abbiamo il compito di stare al fianco soprattutto dei piccoli imprenditori per fare le scelte giuste e dare sempre più valore alla propria impresa.
Francesco Casella è uno dei professionisti che ha aderito al network dei Commercialisti CFC Crisi Fiscale d’Impresa.
Il network offre ai professionisti stessi la possibilità di garantire ai clienti una serie di servizi a valore aggiunto come gestire e risolvere:
- avvisi di accertamento, inviti a comparire e avvisi bonari di Agenzia delle Entrate
- debito, cartelle esattoriali, intimazioni di pagamento, ipoteche e pignoramenti di ex Equitalia
- istanza di fallimento quando è presente un debito con il fisco
Infine, ridurre fino all’80% il debito commerciale, fiscale e bancario grazie agli accordi di ristrutturazione del debito e concordato preventivo con la transazione fiscale.
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