Ipoteca esattoriale: tutto quello che devi sapere
L’ipoteca esattoriale altro non è che una misura cosiddetta “cautelare”, cioè finalizzata alla tutela anticipata del credito vantato dall’Agente della Riscossione.
Consiste in un vincolo apposto sul bene immobile del contribuente a garanzia del pagamento futuro ed preordinata all’espropriazione nel caso in cui l’Agente della Riscossione non riesca a soddisfarsi direttamente attraverso il pagamento spontaneo del contribuente.
In questo modo può rifarsi sul ricavato della vendita del bene sottoposto ad ipoteca.
Nel caso di mancato pagamento delle somme richieste mediante cartelle esattoriali, avvisi di addebito Inps o tramite un avviso di accertamento direttamente esecutivo, per somme che siano complessivamente superiore a 20.000 Euro (ventimila), capita spesso che Ex Equitalia proceda con l’iscrizione “esattoriale” sull’immobile di proprietà del contribuente, come previsto dalla normativa di settore ed in particolare dall’art. 77 del D.P.R. 602/73.
Ipoteca non notificata, posso chiederne la cancellazione?
Esistono casi in cui il contribuente apprenda dell’esistenza di un’ipoteca su un bene di proprietà solo attraverso l’ispezione telematica.
Ebbene, se non si è mai ricevuto la notifica è possibile agire in giudizio contestando la mancata ricezione dell’iscrizione ipotecaria e degli atti ad essa presupposti.
Nello specifico:
- la comunicazione preventiva di iscrizione ipotecaria,
- le cartelle di pagamento,
- gli avvisi di addebito o gli avvisi di accertamento esecutivo.
A quel punto, sarà onere dell’ufficio fornire la prova contraria.
Senza una cartella di pagamento l’iscrizione ipotecaria è comunque valida?
La mancata o errata notifica di uno degli atti presupposti all’iscrizione ipotecaria rende la stessa invalida e dunque illegittima.
Quindi, se Ex Equitalia non ha notificato la cartella di pagamento, l’avviso di addebito o l’avviso di accertamento esecutivo, presupposti all’ipoteca, puoi procedere con la contestazione dinanzi agli organi competenti.
Quanto tempo ha l’ente riscossore per attivare l’ipoteca esattoriale?
Agenzia delle Entrate Riscossione può attivare un’ipoteca tributaria entro 1 anno dalla notifica dell’intimazione di pagamento.
Il Decreto Semplificazioni” n. 76/2020, convertito poi nella legge n. 120/2020 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 14 settembre 2020 ha modificato l’articolo 50, comma 3 del Dpr n. 602/1973, prolungando il periodo di efficacia dell’intimazione di pagamento da sei mesi a un anno.
Può ex Equitalia iscrivere un’ipoteca su un bene del valore nettamente superiore al debito?
Facciamo un esempio pratico. Se il contribuente ha un debito fiscale o previdenziale di 50.000 Euro e un immobile che, al prezzo di mercato, vale 1.000.000 Euro, l’ente creditore può iscrivere ipoteca su quell’immobile ?
La risposta è sì perché, l’art. 77 del DPR 602/73 non impedisce all’Agenzia delle Entrate Riscossione di procedere con l’ipoteca.
Tuttavia, c’è stato più di un precedente in cui i giudici hanno dichiarato illegittima l’ipoteca iscritta per un valore nettamente inferiore rispetto al valore dell’immobile.
L’ipoteca dunque potrebbe essere annullata dal giudice per manifesta sproporzione.
L’ente creditore può mettere un’ipoteca anche sulla prima e unica casa?
L’Agenzia delle Entrate Riscossione può iscrivere ipoteca anche sulla prima casa, a condizione però che il debito del contribuente sia superiore a Euro 20.000.
Per quantificare l’ammontare del debito presupposto all’iscrizione ipotecaria si considera il valore totale della cartella o delle cartelle di pagamento oggetto della medesima.
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