La legge di bilancio 2023 è quasi pronta. Lo ha confermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nell’audizione alla Camera sulla nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef).
Il Ministro calcola che la legge di bilancio possa essere approvata e trasmessa a Bruxelles entro tre settimane.
Il grosso delle risorse, 21 milioni di euro, andranno interamente a sostegno degli effetti del caro energia su imprese e famiglie e arriveranno proprio dalla rimodulazione del reddito di cittadinanza e dalla revisione selettiva del superbonus edilizio.
Ecco i punti più significativi.
- flax tax incrementale
- innalzamento a 85 mila euro del limite per le PI forfettarie
- superbonus rivisto e corretto
- tassazione agevolata al 15% per chi non rientra nel regime forfettario
- nuovi tetti sulle detrazioni di imposta
- reddito di cittadinanza rivisto e corretto
- riscrittura delle norme sugli extraprofitti
Dl aiuti quater, confermata la riduzione delle aliquote su benzina e gasolio
Da subito, buone notizie arrivano dal Dl aiuti quater già annunciato in consiglio dei ministri.
Confermate, per dicembre 2022, le misure, sotto forma di crediti d’imposta, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Inoltre, il prezzo di benzina e gasolio alla pompa si manterrà più basso grazie alla proroga fino al 31 dicembre 2022 della riduzione delle aliquote di accisa sul carburante.
Sul fronte fiscale in arrivo parecchie novità. Oltre ad alzare la soglia del regime forfettario dagli attuali 60mila a 85mila euro, allo studio del governo c’è anche l’ampliamento della flat tax incrementale.
Flax tax incrementale, aliquota del 15% sull’aumento dei redditi 2022
“Un regime sostitutivo opzionale – ha spiegato Giorgetti – per i contribuenti titolari di redditi da lavoro o di impresa non aderenti al regime forfetario che potranno assoggettare ad aliquota del 15% una quota dell’incremento di reddito registrato nel 2022 rispetto al maggiore tra i medesimi redditi dichiarati e assoggettati all’Irpef nei tre anni d’imposta precedenti”.
Nella legge di bilancio 2023 si punta anche ad accumulare nuove risorse e in questo senso il governo intende agire anche sugli extraprofitti. E per contrastare l’impennata dell’inflazione, ormai vicina alla doppia cifra, si pensa di introdurre una misura simile a quella già applicata in Germania che consenta alle imprese di riconoscere ai dipendenti una indennità fino a 3.000 euro con esenzione totale delle tasse.
Superbonus, costa troppo e raggiunge solo pochi
Capitolo Superbonus. Il centrodestra non è mai stato del tutto convinto di questo provvedimento che il ministro Giorgetti ritiene “una misura che costa tante risorse e raggiunge pochi beneficiari”. Dunque la norma sarà profondamente rivista. Non eliminata, ma razionalizzata, mantenendo i bonus minori (50 e 65%) che continueranno a esistere probabilmente non nelle forme attuali.
Anche perché, ha concluso il Ministro rivolto ai parlamentari, sulla misura c’è uno scostamento complessivo di 37,8 miliardi di euro sull’intero periodo di previsione, che potrebbe pregiudicare l’adozione di altre tipologie di intervento”.
Photo cover: iStock / Maximilian Greger