In arrivo la rottamazione quater, tutto quello che c’è da sapere

di Lodovico Poschi Meuron
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In arrivo la rottamazione quater, una manovra a tutto tondo attraverso la quale il governo intende alleggerire la montagna di crediti che deve riscuotere. 

Non è una grande novità: negli ultimi 6 anni è la quarta volta che l’esecutivo ricorre ad una mini sanatoria per cercare di ridurre la montagna di crediti ancora da riscuotere. Le precedenti rottamazioni non hanno sortito grandi effetti, vedremo se questa nuova versione di pace fiscale riscuoterà maggiore gradimento da parte dei contribuenti. 

Vediamo nel dettaglio. 

Chi vi può aderire?

Lo spettro è molto ampio e riguarda tutti i carichi (circa 140 milioni di cartelle esattoriali) affidati alla riscossione tra il 2000 e il 30 giugno 2022. Concede ai contribuenti la possibilità di pagare con lo sconto di sanzioni e interessi e comprende anche tutti i debitori decaduti dalle prime tre rottamazioni (con relative code di riapertura) e saldo e stralcio. 

Qualora il testo approvato dal Governo non fosse modificato dal Parlamento, la rottamazione quater consentirà di rientrare nei pagamenti anche a quanti dovessero saltare l’appuntamento con l’ultima rata (quella relativa al 2022) della rottamazione ter in scadenza, considerando la regola dei cinque giorni di tolleranza, in scadenza, cioè, lunedì 5 dicembre prossimo venturo 

Un po’ di ossigeno in un momento delicato. Come dire: prima o poi bisogna pagare, però con più tempo a disposizione e senza l’onere di farsi carico degli interessi di mora e, soprattutto, delle sanzioni.

Un tema, quello dell’iniquità e sproporzionalità della disciplina delle sanzioni amministrative tributarie, che lo stesso viceministro del MEF, Maurizio Leo, ha già annunciato di voler ridiscutere in attuazione della propria delega fiscale. 

Il calendario

La finestra è ampia e si articola in un arco temporale di cinque anni arrivando così fino al 2027.

Vediamo il calendario: 

  • 20 gennaio 2023: scade il termine entro il quale la riscossione deve pubblicare i modelli per la domanda.
  • 2 maggio 2023 (slittamento dovuto al fatto che il 30 aprile è domenica e il 1 maggio festivo): scadono i termini per presentare la domanda di adesione alla nuova rottamazione quater.
  • 30 giugno 2023: l’Agenzia delle Entrate Riscossione è tenuta a comunicare al contribuente l’importo dovuto, le date e il numero delle rate.

Entro il 31 luglio si può scegliere se pagare l’intero importo (senza sanzioni e interessi) o scegliere di rateizzare. Chi opta per la seconda soluzione avrà la possibilità di versare 18 rate trimestrali a partire dal 31 luglio e fino al 20 novembre 2027, dunque in 5 anni.

Scadenze rottamazione quater, tutto quello che c’è da sapere 

Come nelle precedenti rottamazioni sono stati introdotti paletti precisi. 

Innanzitutto, il peso specifico delle prime due rate: ognuna di esse dovrà essere il 10% del totale dovuto mentre le altre (come abbiamo visto si potrà arrivare a scegliere fino a un massimo di 18 rate) saranno di pari importo. 

In secondo luogo, se si salta anche solo un appuntamento (con il cuscinetto dei cinque giorni di tolleranza) si è fuori dal beneficio e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e decadenza per il recupero dei carichi interessati dalla richiesta di nuova rottamazione. 

In questo caso, i versamenti effettuati saranno considerati un acconto dell’importo complessivamente dovuto e non determinano l’estinzione del debito residuo.

I vantaggi della rottamazione quater

Chi presenterà domanda di adesione (solo in via telematica) alla rottamazione quater, si metterà al riparo dall’iscrizione di nuovi fermi amministrativi e ipoteche (fatti salvi quelli già iscritti alla data di presentazione), così come da nuove azioni esecutive (pignoramenti), sospendendo anche quelle precedentemente avviate, salvo che non si sia tenuto il primo incanto con esito positivo.

 

Photo cover: iStock / andrei_r

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