Le 3 Tips di Patrizia Franchi, parmigiana, commercialista da circa 30 anni.
Come ha supportato nel tempo le aziende che hanno attraversato momenti di crisi d’impresa, sia in ambito fiscale che bancario e commerciale? Ci dica almeno 3 soluzioni.
Quando un’azienda attraversa un momento di crisi le motivazioni possono essere molto diverse. Può essere in atto una crisi economica generale, oppure del settore. La problematica può nascere sia per motivi interni all’azienda, sia per cause impreviste, sia per cause familiari. Le varie soluzioni dipendono anche da quanto è grave la crisi aziendale. L’obiettivo, comunque, è quello di riportare l’azienda a un equilibrio finanziario e a una sana redditività. Dopo aver valutato l’effettiva gravità della crisi, si deve capire se, oltre a una semplice rateizzazione dei debiti, c’è anche bisogno di aumentare la liquidità o addirittura di dover ricorrere alla richiesta di omologazione dello stato di crisi (che non è una procedura concorsuale).
Per il risanamento dell’azienda occorre fare questi passi:
- Analizzare il conto economico e valutare se ci sono costi che possono essere ridotti o eliminati.
- Predisporre un piano di rateizzazione dei debiti con i fornitori (senza interrompere i rapporti con loro, ma continuando a essere riforniti da loro). In alcuni casi è bene valutare anche se è necessario richiedere uno stralcio parziale ai creditori.
- Fare un’analisi della situazione debitoria bancaria con lo scopo di ristrutturare un debito a breve termine in un debito a lungo termine, valutando anche un lieve aumento del debito con la banca.
- Dilazionare i debiti fiscali e previdenziali attraverso il concordato fiscale (art. 182 L.F.), in modo da poter spalmare in più anni il debito.
- Predisporre un budget previsionale per tenere sotto controllo la redditività e il flusso di cassa, che serve per far fronte al piano di rateizzazione dei debiti.
Leggi l’intervista completa a Patrizia Franchi.
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