Da un’emergenza all’altra, dalla pandemia di Covid19 alla guerra in Ucraina. Migliaia di imprese sono a rischio fallimento, tuttavia esistono strumenti molto efficaci, come la transazione fiscale.
Sono stati introdotti dal legislatore per gestire e risolvere le crisi d’impresa.
Le PMI stanno attraversando un passaggio storico delicatissimo.
Dopo due anni di Pandemia da cui, seppure con le dovute cautele, stiamo lentamente uscendo, ecco esplodere una guerra che molti commentatori ritengono annunciata, ma che l’uomo della strada fatica a comprendere.
Una guerra sporca, come tutte del resto, che si combatte a due passi da noi. E che inevitabilmente avrà pesanti ripercussioni sugli equilibri geo-politici e ridisegnerà un nuovo assetto mondiale.
Oltre a mietere vittime, purtroppo anche civili, questo conflitto porterà con sé pesanti conseguenze anche dal punto di vista economico.
E il peggio deve ancora venire a causa del vertiginoso aumento dei costi dell’energia e di molte materie prime, anche nel settore alimentare, unito all’impennata dell’inflazione.
La guerra in Ucraina , come primo effetto, avrà l’impennata dei costi dell’energia, del gas, dei combustibili nonché del grano e dei suoi derivati.
La guerra in Ucraina e gli effetti devastanti sulle nostre imprese
Le nostre aziende, molte delle quali fiaccate da due anni di pandemia, si trovano adesso in ulteriore difficoltà a casa del crescente debito fiscale.
Dopo la tregua imposta dall’emergenza Covid, l’attività di controllo e di riscossione da parte del Fisco è ripartita e farà sentire i suoi effetti devastanti nel corso di quest’anno.
Tra gli obiettivi di budget arrivati agli uffici c’è l’invito di superare i target del 2019, con 18 miliardi di euro da recuperare.
E c’è un altro grande tema sul fronte fiscale: le crisi d’impresa che, se. non gestite al meglio, rischiano di portare a migliaia di fallimenti entro la fine del 2022.
Parte la nuova sfida, quando la crisi si trasforma in opportunità.
Tuttavia è da qui che nasce una nuova sfida.
Perché da questa situazione catastrofica possono nascere grandi opportunità per superare la crisi fiscale d’impresa e ripartire senza il peso dei debiti.
Una zavorra per nuovi investimenti, necessari a dare nuovo impulso all’attività.
Questo è possibile grazie ai tanti strumenti che abbiamo a disposizione, partendo dall’impugnazione degli avvisi di accertamento o addirittura degli inviti a comparire che, se e quando ne ricorrono i presupposti, possono anche azzerare il debito accertato dal fisco.
Fortunatamente, il legislatore italiano si è mostrato molto sensibile attuando interventi mirati, rivolti tanto alle famiglie quanto a professionisti ed imprenditori.
Nella seconda metà del 2021 sono partiti una serie di strumenti che hanno il solo scopo di aiutare i vari soggetti il cui indebitamento è divenuto un “cancro” difficile da curare.
La transazione fiscale in concordato preventivo per garantire continuità aziendale e salvare posti di lavoro
Parliamo della Legge 3/2012, detta “salvasuicidi” sul sovraindebitamento di famiglie, piccole imprese o professionisti, la nuovissima Composizione negoziata della crisi.
Per arrivare ai più complessi (ma altamenti redditizi) Concordati preventivi con Transazione Fiscale e Previdenziale che garantiscono la continuità aziendale ed il mantenimento dei posti di lavoro.
Proprio quest’ultimo istituto risulta essere una tra le più grandi e opportunità che prima non esisteva.
Introdotta solo a fine 2020, la transazione fiscale in concordato preventivo, ricorrendone i presupposti, può portare ad abbattere la situazione debitoria nei confronti del fisco e dell’INPS, ma pure di banche e fornitori, anche fino all’80/85%.
È inutile negarlo. Viviamo momenti difficili e altri ancora più duri sono in arrivo.
Eppure, l’emergenza Covid e la crisi economica che si è innescata ha spinto il Legislatore, come appena spiegato, a creare delle situazioni davvero irripetibili.
Occorre però cavalcarle, affidandosi a chi ha esperienza e competenza per farlo.
Solo così è possibile risolvere situazioni debitorie che sembrano disperate, ma che, qualora correttamente gestite, si trasformeranno per l’imprenditore in opportunità uniche di rilancio della propria attività.