Tregua fiscale, si potranno cestinare le cartelle fino a 1.000 euro

di Lodovico Poschi Meuron
cartelle-esattoriali-iStock

Le cartelle esattoriali fino a 1.000 euro si potranno cestinare alla data del 31 gennaio 2023. Lo stabilisce il disegno di legge di Bilancio 2023, in discussione alle Camere nelle prossime settimane, al cui interno è stata inserita la tanto attesa “tregua fiscale”.

Un provvedimento ad ampio raggio: si va dalla emersione delle criptovalute agli scivoli per uscire in fretta e senza eccessivi danni dai contenziosi tributari, fino all’annullamento delle cartelle esattoriali sotto i mille euro

Per tutte le cartelle esattoriali con importi superiori a 1000 emesse al 30 giugno 2022 si mantiene il pagamento integrale delle sole imposte, con azzeramento degli interessi e delle sanzioni (c.d. rottamazione quater).

Anche per i pagamenti la tregua concede una congrua dilazione temporale.

Mini cartelle esattoriali fino a 1.000 euro.

Oggi affrontiamo il capitolo relativo alle cartelle esattoriali fino a mille euro. 

Nel mare magnum del magazzino dei crediti in carico al fisco – 1.132 secondo una recente stima del numero di Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini – ci sono cartelle esattoriali che la stessa Corte dei Conti ritiene non più riscuotibili. Ad esempio ci sono delle cartelle che hanno raggiunto i deceduti e purtroppo non possono più essere onorate oppure altre che riguardano soggetti che non possono più adempiere alle loro obbligazioni tributarie.

Poi c’è il caso delle cartelle esattoriali fino a 1000 euro, i cui costi di riscossione sono più elevati rispetto a quello che si può incassare. 

Alla data del 31 gennaio 2023, giorno di entrata in vigore della Finanziaria, queste cartelle si potranno automaticamente “cestinare”. 

Il Ddl agganciato alla legge di bilancio stabilisce infatti che i debiti di importo residuo fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, sono automaticamente annullati.

La sanatoria riguarda, in particolare, i singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.

L’agenzia della Riscossione trasmette agli enti interessati, entro il 30 giugno 2023, l’elenco delle quote annullate su supporto magnetico, oppure in via telematica.

Gli enti creditori, sulla base dell’elenco trasmesso dall’agenzia, adeguano le proprie scritture contabili.

Photo cover: iStock / Rostislav_Sedlacek

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